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LA NAVE DOLCE

La Nave Dolce

Dir: Daniele Vicari
Doc-Movie
writers: Antonella Gaeta, Daniele Vicari (da un’idea di Gigi De Luca, Silvio Maselli, Ilir Butka)

screenplay: Antonella Gaeta, Benni Atria, Daniele Vicari

starring: Eva Karafili, Agron Suma, Hamir Milaqi, Kledi Kaliu, Robert Budina, Eduart Cota, Ali Margjeka

prod: Indigo Film, Apulia Film Commission, Ska-ndal Production

L’8 agosto 1991 una nave albanese, carica di ventimila persone, giunge nel porto di Bari. La nave si chiama Vlora.
A chi la guarda avvicinarsi appare come un formicaio brulicante, un groviglio indistinto di corpi aggrappati gli uni agli altri.
Le operazioni di attracco sono difficili, qualcuno si butta in mare per raggiungere la terraferma a nuoto, molti urlano in coro “Italia, Italia” facendo il segno di vittoria con le dita.
Il 7 agosto 1991 la nave, di ritorno da Cuba, arriva al porto di Durazzo, nella stiva diecimila tonnellate di zucchero.
Sono in corso le operazioni di scarico quando una folla enorme di migliaia di persone assale improvvisamente il mercantile, costringendo il capitano Halim Malaqi a fare rotta verso l’Italia.
Sono passati ventuno anni da quel giorno.
La maggior parte di coloro che salirono sulla nave, carica di zucchero, vennero rispediti in Albania ma gli sbarchi continuarono e qualcuno tentò ancora la traversata.

Oggi vivono in Italia quattro milioni e mezzo di stranieri.
TRAILER

PREMIERE
69° Mostra del cinema di Venezia 2012

AWARDS
Premio Pasinetti

3.87 / Trevirgolaottantasette

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“3.87 / Trevirgolaottantasette”

1:1,85 / 35mm col.
un cortometraggio di Valerio Mastandrea
con: Elio Germano, Marco Giallini, Jasmine Trinca
Prod. MINOLLO, 2005

CLIP
BigMediumIpod

Basta un attimo di distrazione a cambiare il corso degli eventi. Andrea vede uno dei tubi, non fissato per bene durante il montaggio, staccarsi dall’impalcatura e cadergli addosso. Lo osserva esterrefatto mentre intorno a lui tutto subisce un repentino mutamento. Si scatena una festa, la musica esplode ad alto volume e le luci catturano lo sguardo, camerieri indaffarati si inseguono e una ragazza bellissima gli si avvicina e lo invita a ballare. Ma è solo un’allucinazione: Andrea è a terra, moribondo e intorno a lui c’è una dottoressa che, con l’aiuto di due infermieri, sta cercando in ogni modo di salvargli la vita. E 3,87, come spiega una didascalia, è la media delle persone che ogni giorno in Italia muoiono in seguito a un incidente sul lavoro.


PREMI

Nastro d’argento miglior cortometraggio italiano 2005

IMDB

Benvenuto in S.Salvario

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“Benvenuto in S.Salvario”

1:1,78 / 35mm col.
un cortometraggio di Enrico Verra
Prod. Dune, 1998

Luca è un giovane fotografo che vive a Torino.
Le sue foto sono di grande impatto, ma troppo personali per essere vendute.
A corto di soldi, cerca casa nel quartiere di San Salvario, dove vive la maggior parte degli immigrati africani.
Diventa il ritrattista ufficiale degli immigrati che vivono nel quartiere che gli chiedono di realizzare dei “falsi” ritratti, dove appaiono ricchi e felici, da spedire in Africa…

PREMIERE
Festival del cortometraggio di Clermont Ferrand 1999 – Concorso


PREMI

“FELIX 1999” EUROPEAN ACADEMY AWARD

IMDB Link

Il mio paese

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“Il mio paese”

1:1,85 \ 35 mm. col.
un documentario di Daniele Vicari
Prod. VIVOfilm with Rai Cinema and C.G.L., 2006

CLIP
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Tra il 1959 ed il 1960 uno dei più grandi documentaristi della storia del cinema, Joris Ivens, realizzò – su commissione di Enrico Mattei presidente dell’Eni – un film dal titolo emblematico: L’ITALIA NON E’ UN PAESE POVERO. Attraverso un lungo viaggio, dal Nord ormai rinato dalle macerie del secondo conflitto mondiale, al Sud ancora contadino, Ivens raccontava lo sforzo di industrializzazione di un paese alla vigilia del boom economico.
Cosa è rimasto oggi di quel sogno?
Tra il 2005 e il 2006 Daniele Vicari ha ripercorso l’Italia in senso inverso per raccontare un presente segnato dalla crisi economica interna e dalla conseguente perdita di competitività internazionale.
Un film documentario dove le immagini di Ivens sono un punto di riferimento costante, su cui si innesta la scoperta di un paesaggio italiano, industriale e post-industriale, di grande impatto visivo. Il paese di oggi si mostra in controluce attraverso quel modello di quarantacinque anni fa, insieme fotografia di un momento storico irripetibile e pagina di grande cinema.

PREMIERE
63° Biennale del cinema di Venezia – Orizzonti Evento Speciale


PREMI

David di Donatello miglior film documentario 2007

IMDB Link
Link produzione: Vivofilm

La strada di Levi

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“La strada di Levi”

1:2.35 / 35mm col.
un documentario di Davide Ferrario
scritto da: Davide Ferrario e Marco Belpoliti,
Prod. ROSSOFUOCO con Rai Cinema, 2006

CLIP
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Il 27 gennaio 1945, Primo Levi, autore di Se questo è un uomo, venne liberato dal campo di concentramento di Auschwitz. Gli furono necessari dieci mesi, giri tortuosi, ritardi e migliaia di chilometri per tornare a casa, a Torino. Nel corso del lungo viaggio, Levi attraversò la Polonia, l’Ucraina, la Bielorussia, la Moldavia, la Romania, l’Ungheria, la Slovacchia, l’Austria, la Germania per giungere finalmente in Italia. Gli incontri di quei lunghi, faticosi giorni e le sue riflessioni sono raccolti in un altro suo famosissimo libro, La Tregua.
Sessanta anni più tardi, il regista Davide Ferrario e lo scrittore Marco Belpoliti seguono lo stesso itinerario attraverso l’Europa post-comunista di oggi.

PREMIERE
1° Festa del cinema di Roma 2006
06 Toronto international Film Festival – Real to reel

IMDB Link
Link produzione: Rossofuoco

BULGARI pelle

Bulgari

“BULGARI pelle”

1:1,66 / 16mm col.
un documentario di Riccardo Rinetti
Prod. DUNE, 1998

CLIP
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Un documentario di presentazione della collezione 1999 borse di Bulgari

PREMI
Filmselezione 1998 miglior fotografia

No man’s land

NoMansLand

“No man’s land”

1:1,66 / 16mm col.
un documentario di Enrico Verra
con: Morten Aass, Leonardo Bizzarro, John Falkiner, Giorgio Daidola, Manolo.
Prod. Shooting, 1997

CLIP
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Sulle orme del libro di Michel Parmentier ‘Sci sul mediterraneo’ cinque amanti del viaggio e dell’avventura ripercorrono in sci la traversata degli altopiani del Libano da sud a nord verso i confini con la Siria.
Manolo, Daidola, Haas, Bizzarro, Falkiner e lo sci come strumento di viaggio attraverso un paese dove la guerra impedisce di sognare.


PREMI

Polartec Performance Challenge